Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

A tutta birra aumentano del 6% i consumi in Italia

L'import corre più veloce della produzione Made in Italy

Redazione ANSA ROMA

Trend in crescita per i consumi interni di birra che registrano, rispetto al 2021, un aumento del 6% mentre la produzione nazionale è cresciuta del 3,3% e l'export ha messo a segno risultati in linea. L'andamento è registrato da Assobirra (Associazione dei Birrai e dei Maltatori) che questa mattina a Roma ha presentato l'Annual Report 2022. Il rapporto mette in luce un incremento della birra importata in Italia dai Paesi esteri, una crescita che ammonta al 10% (7,8 milioni di hl nel 2022 vs 7,1 milioni di hl nel 2021) e che quindi è più sostenuta rispetto a quella delle produzioni Made in Italy.

Secondo i dati di AssoBirra, l'anno scorso, la produzione di birra ha raggiunto quota 18,4 milioni di ettolitri, superando il 2021 (17,8 mio/hl). I consumi crescono, attestandosi a 22,3 milioni di ettolitri, in aumento di oltre un milione rispetto all'aggregato 2019. Il settore birrario italiano occupa quasi 120 mila operatori in circa 850 aziende, crea un valore condiviso di 9,4 miliardi di euro (equivalente allo 0,53% del Pil) e "soprattutto, unica fra le bevande da pasto, versa all'Erario oltre 700 milioni in accise annue che si sommano alla contribuzione fiscale ordinaria".

Registrata inoltre, si legge nel rapporto annuale di Assobirra, una capacità di ripresa del consumo fuori casa che rimbalza del 20,9% rispetto al 2021, ritornando a coprire il 35,8% (vs 32,6% nel 2021) dei consumi nazionali, una quota- segnalano gli analisti- in linea con le proporzioni pre-covid. Nel 2022 il peso delle vendite della grande distribuzione decresce del 4,7% (64,2% vs 67,4% nel 2021). La quota di export si attesta- rileva Assobirra- a un soffio dal record marcato nel 2021 (3,8 milioni di ettolitri contro i 3,9 dell'anno precedente), con consumi in crescita prevalentemente nel Regno Unito (48,2% dell'export complessivo contro 46,9% del 2021), seguito da Stati Uniti (9,1% vs. 8,6%), Francia e Paesi Bassi (al 4,3% ciascuno), Albania (4,2%).

Le importazioni continuano a crescere attestandosi a 7,8 milioni di ettolitri di birra importata, in aumento rispetto ai 7,1 del 2021 e i 6,4 del 2020 e "che superano anche il massimo raggiunto nel 2019, ovvero 7,4 mio/hl". AssoBirra, nel suo rapporto annuale, fa presente che per proteggere e accrescere la competitività della categoria prosegue il lavoro dell'associazione al fianco delle istituzioni per ridurre la fiscalità.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Modifica consenso Cookie