"Totò Riina e Bernardo
Provenzano furono ad Agrigento nel 1983 durante il congresso
regionale della Democrazia cristiana, alloggiando in un albergo
di fronte al Jolly Hotel". A renderlo noto, durante il
convegno-studi svoltosi ieri alla biblioteca Lucchesiana di
Agrigento, è stato l'ex ministro Calogero Mannino. Al convegno,
organizzato dal Centro studi Evangelium vitae diretto da Enzo Di
Natali, hanno ricordato quell'evento storico, oltre a Mannino,
diversi esponenti Dc dell'epoca: Enrico La Loggia, Lillo
Pumilia, Angelo La Russa, Rino La Placa.
Mannino ha fatto riferimento alle dichiarazioni del mafioso
pentito Gioacchino Pennino, medico ed esponente della Dc. La
presenza dei due capi di Cosa nostra allora latitanti, che
secondo questa ricostruzione avrebbero avuto contatti con alcuni
esponenti della corrente di Ciancimino per informarsi
dell'andamento dei lavori, induce a pensare che fossero
interessati a influenzare l'andamento dell'assise.
Il congresso di Agrigento del 1983 decise invece di emarginare
Ciancimino, che era il referente politico dei boss corleonesi,
facendo una netta scelta di campo contro la mafia ed eleggendo
come segretario della svolta Giuseppe Campione.
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