Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Migranti archeologi nel Parco di Segesta

Migranti archeologi nel Parco di Segesta

Sei rifugiati collaborano a campagna scavi università Ginevra

PALERMO, 14 aprile 2023, 18:02

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

(di Francesco Nuccio) Sono approdati in Sicilia con i barconi, inseguendo il sogno di un futuro migliore. Ma invece di rimanere chiusi in un centro di accoglienza, in attesa di ottenere lo status di rifugiati, hanno scelto di mettersi a disposizione per contribuire alla "bellezza" dell'isola. Insieme agli archeologi dell'università di Ginevra partecipano a una campagna di scavi in corso a Segesta che proprio in questi giorni ha portato alla luce l'antica strada lastricata della città ellenistica.
    Il progetto "Archeologia solidale", siglato dal centro di accoglienza Casa Belvedere di Marsala con il Parco di Segesta, prevede che sei ragazzi richiedenti asilo ospiti della struttura possano partecipare agli scavi. La mattina presto i migranti, che dormono a Marsala, vengono trasferiti con un pulmino a Segesta dove lavorano al fianco dell'equipe di archeologi. Sono tutti musulmani e in questo periodo di Ramadan si fermano un'ora per riposarsi, mangeranno solo al tramonto. Sono tutti giovani, amici tra di loro e felici di partecipare a questo progetto, fanno un mucchio di foto, raccontano alla famiglia questa nuova esperienza di vita nella speranza che possa servire in futuro anche a trovare una occupazione.
    Come Monday, arrivato in Sicilia nel 2017 su un barcone dopo un lungo viaggio attraverso l'Africa sub sahariana: "Ho lavorato nei campi - spiega in perfetto italiano - ma qui è diverso, non basta la forza ci vuole anche intelligenza. Siamo in un sito archeologico che fa parte della storia della Sicilia e per me è emozionante. Vorrei continuare a studiare per imparare non solo la lingua ma anche la cultura del paese che mi ospita, insomma fare qualcosa che possa rendermi utile".
    Accanto a lui un ingegnere pakistano di 37 anni che ancora non parla italiano, si occupa con cura di catalogare i reperti in ceramica.
    L'archeologa Alessia Mistretta, palermitana, da anni docente di ruolo all'università di Ginevra, è entusiasta. "L'impegno di questi ragazzi - dice - è encomiabile. Avevo avviato un esperimento simile alcuni anni fa al Parco di Lilibeo a Marsala.
    Adesso ci abbiamo riprovato con risultati che ci riempiono d'orgoglio".
    Una soddisfazione condivisa anche dal direttore del Parco di Segesta, Luigi Biondo: "Guardare gli occhi di questi ragazzi quando capiscono di aver trovato qualcosa di importante, è impagabile. Si sentono partecipi di un momento della storia".
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza