Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Un Giardino dei Ciliegi felliniano per tredici giovani

Un Giardino dei Ciliegi felliniano per tredici giovani

Atmosfera onrica e unità di tempo e luogo nella regia di Bacci

ROMA, 24 maggio 2023, 13:12

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Uno spettacolo di bel ritmo, malinconico e giocoso, felliniano nella sua dimensione onirica e musicale, nella nota magica e spensierata della vita di provincia questo Giardino dei Ciliegi di Cechov firmato, nello stretto legame tra regia e scene, da Roberto Bacci coadiuvato da un adattamento drammaturgico di Stefano Geraci e realizzato con i giovani attori del Teatro di Toscana, che lo produce e si replica alla Pergola sino al 28 maggio, dove la sera della prima è stato molto applaudito. Un Cechov particolare nato con quei giovani che ultimamente direi, a giudicare dalle varie tante messinscene, ne hanno fatto un autore quasi generazionale, nelle cui illusioni e amari risvegli, nel vivere spensieratamente il presente e fantasticare un futuro diverso e nello scontro con la realtà ritrovare una nota esistenziale in cui riconoscersi. Bacci comunque ha dato una unità di luogo e, sebbene si parli di stagioni che cambiano, direi anche una intrinseca unità di tempo che appiattisce un po' quel poetico, forte sentimento del fluire dei giorni che è proprio di Cechov e che è forse la condanna di questa generazione che sembra non avere un futuro.
    Siamo in uno spazio appunto senza tempo, che Bacci ha ideato tutto completamente imbiancato come da neve e/o petali di fiori di ciliegio, uno spazio soffice, dove si ammorbidiscono anche dolori e spigolosità dei personaggi e la vendita all'asta per debiti dello storico e famigliare giardino dei ciliegi è vissuta quasi come un sogno, nonostante Lopachin, figlio di un ex servo che si è arricchito adattandosi ai tempi e con una bella dose di pragmatismo, cerchi di far capire che è solo tagliando i ciliegi per lottizzare il terreno per casette di villeggianti che si potranno pagare i debiti e salvare la villa. Ma lui e le sue idee, in questo mondo di aristocrazia che non ha alcun senso del denaro, appaiono troppo materiali, volgari come le vacanze della nuova borghesia, per chi vive la vita come una vacanza.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza