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I segreti delle fiabe e dei loro autori di Nicholas Jubber

I segreti delle fiabe e dei loro autori di Nicholas Jubber

Esce 'I Raccontastorie'

ROMA, 16 marzo 2023, 12:20

(di Mauretta Capuano)

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La copertina de I Raccontastorie di Jubber - RIPRODUZIONE RISERVATA

La copertina de I Raccontastorie di Jubber - RIPRODUZIONE RISERVATA
La copertina de I Raccontastorie di Jubber - RIPRODUZIONE RISERVATA

NICHOLAS JUBBER, I RACCONTASTORIE (BOMPIANI, PP 412, EURO 25). Ha creato una specie di storia della storia delle fiabe, concentrandosi sui narratori, Nicholas Jubber nel suo nuovo libro 'I Raccontastorie' pubblicato da Bompiani nella traduzione di Andrea Asioli.
    "Per me è stato molto importante ricordare, soprattutto ai lettori adulti, la gioia della lettura della fiaba. Poi sono andato dietro le quinte utilizzando il numero magico delle fiabe, il sette. Ho scelto di focalizzarmi maggiormente e di andare in profondità nelle sette vite di autori o autrici di fiabe piuttosto che tentare un approccio enciclopedico.
    Attraverso questi sette personaggi ho raccolto delle storie che si possono immaginare come le perle di una collana" spiega all'ANSA Jubber, l'autore di 'Continente epico' che vive nel Dorset, nella parte sud-orientale della Gran Bretagna ed è stato recentemente in Italia per la Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna.
    Da Giambattista Basile ad Hans Christian Andersen passando per Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve, la creatrice de La bella e la bestia fino all'indiano Somadeva e al russo Ivan Chudjakov che raccolse, sulla scia dei fratelli Grimm, storie da fonti orali per la maggior parte incentrate sulla figura della strega Baba Jaga, Jubber ci fa compiere un viaggio nella storia segreta delle fiabe e dei loro autori. Nel mondo di chi alle storie orali ha dato forma, di chi le ha trascritte e raccolte in un intreccio a volte inaspettato con la propria biografia.
    "Gabrielle-Suzanne Bardot de Villeneuve è la scrittrice del nucleo tematico originario de 'La bella e la bestia'. Prima di lavorare a questo libro pensavo fosse la scrittrice francese Jeanne-Marie Le Prince de Beaumont l'autrice del testo e in effetti è stata lei a strutturare la fiaba, a dare il nome ai personaggi e a elaborarla nella forma che tutti conosciamo, ma la fiaba era già presente negli scritti della De Villeneuve e quindi l'autrice effettiva è lei" sottolinea Jubber. "La bella e la bestia si basa su un classicissimo archetipo, quello della giovane donna che deve sposare un uomo mostruoso. Ma la cosa più interessante nel caso de la De Villeneuve è scoprire che sono tanti gli elementi autobiografici vicini a questa fiaba. Da giovane la De Villeneuve è finita in bancarotta, ha dovuto lavorare come domestica a Parigi a casa del peggior burbero dell'epoca, definito da Casanova 'il leone'. Una specie di mostro che nascondeva un cuore d'oro. Questi fortissimi elementi autobiografici della giovane donna caduta in miseria che deve scendere al compromesso di vivere con un uomo mostruoso da un enorme potere alla narrazione della De Villeneuve perché ci sta raccontando qualcosa di se" sottolinea Jubber.
    La storia del narratore russo Chudjakov "mi ha colpito per il suo coinvolgimento in una serie di vicissitudini socio-politiche della sua epoca, in particolare un attentato allo zar. Preso e imprigionato Chudjakov ha fatto una fine terribile in un manicomio siberiano. In tutte le storie che ho raccolto l'enorme difficoltà di vita in qualche modo traspare nella forza dei racconti".
    Fuori dagli schemi, il libro di Jubber si chiede "chi è che ha voluto che arrivasse fino a noi una narrazione? Per me è molto importante sia la storia in sè, sia tutto quello che gli sta dietro".
    Passando per inventori, ladri, ribelli, Jubber ci porta in città italiane, in misteriosi luoghi orientali, nella tundra siberiana, nella Foresta Nera, in Lapponia. "La rilevanza che alcune storie archetipiche come le fiabe e il mito hanno avuto nel corso dei secoli, anche in luoghi diversi, ci dicono che di quelle storie lì ci possiamo fidare" sottolinea.
    Lo scrittore, nato nel nord di Londra, grande viaggiatore, ne 'I raccontastorie' ha tentato di andare in ordine cronologico però spiega "mi sono reso conto che era difficile. Basile mi è sembrato il modo più facile e anche più naturale per iniziare questa narrazione.E' stato lo scrittore che ha portato a noi alcuni dei nuclei tematici più iconici e famosi, Cenerentola, Raperonzolo, La Bella Addormentata. In chiusura ho sempre pensato ad Andersen perché per me è stato l'ultimo grandissimo raccontastorie. Dopo di lui inizia un'altra epoca, quella dell'industria, della letteratura per bambini e per ragazzi. C'è un cambio di scenario molto profondo" conclude.
   

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