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Romana Petri, Rubare la notte e gli 80 anni del Piccolo principe

Romana Petri, Rubare la notte e gli 80 anni del Piccolo principe

Antoine de Saint-Exupery a 80 anni dal Piccolo Principe

ROMA, 23 aprile 2023, 17:04

(di Elisabetta Stefanelli)

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 ROMANA PETRI, 'RUBARE LA NOTTE' (Mondadori, PP 259, Euro 19,00).

Il 6 aprile del 1943, giusto 80 anni fa a New York, usciva in libreria per Reynald & Hitchcock, un romanzo che ha segnato e continua a segnare l'immaginario di molte generazioni, Il piccolo principe. Lo aveva scritto Antoine de Saint-Exupery, ovvero Tonio, che il 31 luglio del 1944 scomparve nel nulla con il suo aereo nei pressi dell'Isola di Rou inabissandosi nelle acque di un mistero mai veramente risolto nonostante le tante ricerche. Era nato a Lione 44 anni prima ma la sua vita avventurosa e misteriosa, così lontana da quel viso tondo e rassicurante che mostra nelle sue foto, è rimasta legata ad un unico romanzo celebre anche se aveva scritto e fatto molto altro. Nelle sere della sua infanzia, ha raccontato Romana Petri, l'amatissimo padre celebre cantante lirico, leggeva e recitava per lei non solo Il piccolo Principe ma anche altre pagine di quello scrittore così romantico nelle sue notti stellate. Deve esserle rimasto nel cuore al punto da assumere le sue sembianze in un romanzo, Rubare la notte che ora è giustamente tra i dodici finalisti del Premio Strega. La scrittrice capace di penetrare l'anima dei suoi personaggi, come ha dimostrato in alcuni bellissimi romanzi - da Il mio cane del Klondike, a Figlio del lupo, alla saga di Pranzi di famiglia - qui presta la penna all'anima inquieta di un uomo che sembra stare sempre in bilico con i piedi per terra, in una sorta di eterna infanzia mai conclusa. Il suo Tonio, orfano di padre, è prima un bambino felice poi un ragazzo segnato dalla scomparsa del fratello più piccolo poi un uomo che cerca l'amore, che si annoda l'anima intorno ai sentimenti senza riuscire a trovare risposte. Al centro di tutto c'è l'attaccamento smisurato, quasi ossessivo, a senso unico, senza motivo, nei confronti della madre che segna tutta la sua esistenza. ''Direi che non ho fatto altro che che guardarmi intorno, a terra e in volo. Ho perso tutto questo tempo a guardare le cose'', scrive alla ''madre carissima'' il 27 febbraio 1928. Gli piaceva guardarla muoversi, dipingere, riempire l'aria intorno a lei: ''Lo sai perchè siamo così meravigliosi figlio mio? Tonio scosse la testa. ''Perchè grazie a Dio ci manca il concetto dell'esattezza''. Un vuoto questo che il giovane aviatore cerca di compensare con la sua aspirazione al cielo, fin dalle prime esperienze dai Breguet ''che trasportavano tesori senza prezzo perchè con loro volavano le parole''. Il primo prezioso servizio postale, il consegnare le lettere che portano dentro l'esistenza stessa dell'umanità o meglio quello che gli è più caro, sembra essere la metafora che guida questo libro di Romana Petri. Non è una biografia perchè Tonio è un personaggio profondamente letterario che attraversa la vita e due guerre cercando di guardare dall'alto un mondo che a terra non penetra e non capisce. ''La giovinezza è una questione personale. Io credo di averla persa molto presto.
    Guardavo negli occhi di mia madre e a ogni sguardo che ci scambiavamo ne perdevo una particella''. Senza avere mai le risposte fino alla profondità del mare.
   

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