Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Economia
  1. ANSA.it
  2. Economia
  3. Gentiloni, Mes non è la spectre, andare verso la ratifica

Gentiloni, Mes non è la spectre, andare verso la ratifica

Al via il Festival dell'economia di Trento, il ruolo dell'Europa. Al via il Festival dell'economia di Trento, il ruolo dell'Europa. Da Scaroni a Tronchetti: 'L'Italia ora può farcela'. Schlein, 'serve un nuovo modello di sviluppo'

Il Festival dell'Economia di Trento parte con la prima giornata. La rassegna, organizzata dal Gruppo 24 Ore insieme a Trentino Marketing per conto della Provincia autonoma di Trento e con il contributo del Comune e dell'Università, è giunta alla sua diciottesima edizione ed avrà come focus il futuro in un mondo che cambia. Tema centrale della giornata sarà il ruolo dell'Europa nel mondo.

Gentiloni, il Mes non è la Spectre, andare verso la ratifica "In Italia il Mes non so perchè è vissuto come la Spectre. Ma così non è. Io li conosco e posso dire che è un organismo intergovernativo che è servito ad affrontare la crisi del debito sovrano di alcuni Paese. L'Italia sarà costretta ad usarlo? Direi di no. Nessuno pensa che l'Italia lo debba utilizzare. Il problema è duplice. Il primo è di reputazione di uno Stato, nel senso che se si condivide un accordo la ratifica è successiva. Gli impegni internazionali vanno mantenuti. Il mio suggerimento è di andare verso la ratifica". Così il commissario europeo agli affari economici, Paolo Gentiloni, al Festival dell'Economia a Trento "Il secondo tema - ha aggiunto - è che la ratifica che dobbiamo fare riguarda un emendamento allo statuto del meccanismo che lo rende più utile in caso di crisi più circoscritte. Il mio suggerimento, rispettando l'impegno preso, è di andare verso la ratifica chiarendo che non c'è nessun interesse o ipotesi dell'Italia a ricorrere a questo strumento. Farsi del male dal punto di vista della reputazione è sbagliato. Ma le decisioni non spettano a noi ma al Governo italiano" .

Gentiloni, il metodo Next Generation Eu può essere riproposto "E' difficile stare fermi. Abbiamo fatto una cosa importantissima con il Next Generation Eu. E' chiaro che metterli a terra in Italia è fondamentale per questa operazione". Lo ha detto il commissario europeo agli affari economici, Paolo Gentiloni, nel corso di un incontro al Festival dell'Economia di Trento. "Quando dico di fare bene e presto - ha aggiunto - lo dico non solo per l'Italia ma per tutta l'Europa. Se il Next Generation Eu funziona, certo non sarà prolungato perchè non è nei patti, ma il metodo si riproporrà un esempio potrebbe essere il fondo per la sovranità".

Gentiloni,sul Pnrr tema non è denunciare ritardi ma evitarli "E' chiaro che il Pnrr è fondamentale e l'attuazione della parte italiana è importante perchè è il paese che riceve più soldi". Lo ha detto il commissario europeo per gli affari Economici, Paolo Gentiloni, nel corso di un incontro nell'ambito del Festival dell'Economia di Trento. "Quindi - aggiunge - il problema non è denunciare i ritardi ma evitare che si producano. Il governo italiano ha fatto la terza richiesta di erogazione e dobbiamo essere consapevoli che nei prossimi mesi la parte fondamentale deve svilupparsi". Gentiloni ha ricordato che la commissione ha fatto tre raccomandazioni al governo italiano, che "sono meno del solito, perché hanno una capacità di incidere maggiore. La prima è sulle politiche di bilancio: la Commissione raccomanda prudenza, che si traduce in un invito a una graduale eliminazione delle misure straordinarie, come quelle per fare fronte al caro-energia e questa raccomandazione è uguale per tutti i Paesi". La seconda riguarda il "Pnrr: chiediamo di rafforzare la governance a livello centrale, ma anche subnazionale. La terza raccomandazione è di accelerare e accentuare l'impegno per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Io le condivido e penso siano raccomandazioni importanti, di cui l'Italia fa bene a tenere conto nel proprio interesse".

Pnrr: Gentiloni, con terza rata fondi presto a 86 miliardi "L'attuazione della parte italiana del Pnrr, che è senza precedenti, è fondamentale". Lo ha detto il commissario europeo agli affari Economici, Paolo Gentiloni, ad un incontro nell'ambito del Festival dell'Economia di Trento. "Per una ragione semplicissima, in termini assoluti l'Italia - ha aggiunto - è il Paese che riceve più quattrini. Per dare un ordine di grandezza, noi abbiamo erogato 154 miliardi a livello europeo e abbiamo erogato all'Italia 67 miliardi, che diventeranno presto 86, quindi una cifra piuttosto consistente. Quando arriverà l'erogazione della terza rata, la cifra erogata sarà vicina alla metà dell'insieme delle risorse che abbiamo fin qui erogato".

Dall'Ue tre cose fondamentali per danni maltempo "Sono giorni difficili e terribili per la Romagna. Ieri ne abbiamo discusso nella riunione settimanale della commissione. Dal versante europeo, oltre alla solidarietà, tre cose sono fondamentali". "La prima è il meccanismo europeo di protezione civile che è stato attivato, in particolare nella zona di Ravenna. Poi bisogna ricordare che c'è un fondo di solidarietà per i disastri che va attivato entro dodici settimane dall'evento. Terza cosa c'è già le spese straordinarie per far fronte all'alluvione saranno spese non saranno conteggiate nel calcolo del deficit da parte della commissione". Lo ha detto il commissario europeo per gli affari Economici.

Gentiloni,'la Germania? non darei peso alle recessioni tecniche' Se la Germania non cresce non è una buona notizia per l'Europa. Sappiamo che l'economia tedesca si riprenderà nei prossimi mesi e quindi non darei troppa importanza alle recessioni tecniche". Lo ha detto il commissario europeo agli affari Economici, Paolo Gentiloni, nell'ambito del Festival dell'Economia di Trento. "Ci sono - ha aggiunto - diversi livelli di crescita. L'Italia, ad esempio, ha avuto dei buoni livelli di crescita negli ultimi tre anni e conserva anche della crescita per quest'anno. La manifattura italiana è molto legata a quella tedesca e quindi la situazione in Germania può influire anche nel nostro Paese. E comunque, come italiani, non dobbiamo certo rallegrarci di un rallentamento della Germania".

Starace: 'Per le aziende energetiche esplosione della domanda' Le sfide energetiche "sono concentrate nella mancanza di comprensione dell'evoluzione della tecnologia. Se c'è un rischio in questo settore è quello di non capire dove va il mondo. Il resto è un'enorme opportunità. Soprattutto le aziende che si occupano di energia, come Enel, si trovano davanti ad una esplosione della domanda e una incredibile penetrazione della fonte energetica elettrica all'interno di tutte le economie del pianeta. È un settore che si trova con il vento in poppa perché il volume di energia elettrica consumata dall'economia mondiale tende a crescere ad una velocità doppia della domanda energetica stessa, quindi significa che il mondo si sta elettrificando". La ha detto l'ex amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, intervenuto al Festival dell'Economia di Trento nel corso dell'incontro 'Crisi energetica e transizioni industriali'. "La volatilità delle commodities fossili è intrinseca nella loro storia e quindi meno se ne fa uso tanto meno dipendiamo dalla volatilità stessa. Più velocemente riusciamo ad uscire da questa dipendenza tanto più facilmente ci rendiamo neutri rispetto all'inevitabile volatilità che queste fonti energetiche hanno sempre avuto". Secondo Starace "È una cosa sacrosanta. La crisi dell'acqua è fondamentalmente mitigata dalla possibilità di gestire i grandi bacini, che sono una ricchezza del Paese e hanno un incredibile potenziale di gestione. Avere regimi concessori a 15 o 20 anni è la strada giusta verso cui andare" parlando dell'ipotesi di prolungamento delle concessioni idroelettriche.

Starace, 'dopo Enel non sarò ad in nessun'altra società' "Non farò l'amministratore delegato di nessuna altra società dopo Enel. A breve comunicherò cosa ho deciso di fare. Mi sono state prospettate tante cose, tutte interessanti. Devo prendere una decisione che annuncerò a giugno". Così l'ex ad di Enel.

'Tra 10 anni in Italia 90% energia da rinnovabili' Tra dieci anni in Italia potranno esserci "4 o 5.000 megawatt prodotti da impianti solari, che potrebbe essere anche di più. Più altri 70mila megawatt da altre rinnovabili e 30.000 dall'eolico. Circa il doppio dell'energia prodotta oggi da fonti fossili. In ipotesi avremo l'85-90% per cento di energia da fonti rinnovabili e il restante 10% da fonti termiche". La ha detto l'ex amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, intervenuto al Festival dell'Economia di Trento nel corso dell'incontro 'Crisi energetica e transizioni industriali'. (ANSA).

In mattinata l'intervento della segretaria del partito democratico Elly Schlein. "Una delle prime cose che abbiamo deciso di fare con la segreteria è un ciclo di incontro con le parti datoriali. Quando diciamo che dobbiamo accompagnare la transizione ecologica, diciamo che servono competenze e ricerche. Se la politica non guida queste trasformazioni le subiremo. Le subiranno le imprese e le subiranno i lavoratori. Con le imprese abbiamo discusso un grande piano industriale. Una delle direttrici importanti è costruire le filiere delle rinnovabili. Noi come Pd accompagneremo questa transizione. Al governo dico invece di stare a discutere sulle scadenze che l'Ue prevede, anziché lamentarsi delle scadenze, chiediamo più risorse per una transizione che sia giusta".

"Vorrei dire al governo: sono lì da mesi e mesi, impiegati in una discussione che capiscono in tre sulla governance, mentre stanno perdendo di vista l'attuazione degli investimenti. E abbiamo chiesto di nuovo al governo di venire a riferire su quali sono le modifiche che vogliono fare sul Pnrr, perché sono mesi che parlano di modifiche e ci stiamo perdendo i soldi", ha detto Schlein

"Credo che il nostro Paese stia rischiando di perdere una grande occasione, materia di discussione in questi giorni. Siamo estremamente preoccupati sull'attuazione del Pnrr, occasione storica e irripetibile per il nostro Paese"  ha detto Schlein. "Penso che dobbiamo attrezzarci per stare dentro queste transizioni a testa alta - ha aggiunto dopo aver parlato di transizione demografica e digitale. - E questo lo possiamo fare se coinvolgiamo le imprese, i sindacati, le università, i centri del sapere, i Comuni. Questo per riuscire a indicare alcune strategie e nuove direttrici di investimento. Citavo la transizione demografica e digitale, ma anche quella ecologica è fondamentale", ha aggiunto Schlein. "Vorrei dire al governo: sono lì da mesi e mesi, impiegati in una discussione che capiscono in tre sulla governance, mentre stanno perdendo di vista l'attuazione degli investimenti. E abbiamo chiesto di nuovo al governo di venire a riferire su quali sono le modifiche che vogliono fare sul Pnrr, perché sono mesi che parlano di modifiche e ci stiamo perdendo i soldi".

Pil importante ma serve cambiare modello di sviluppo "La crescita del Pil è importante, nella consapevolezza però che serve un cambio di modello di sviluppo. Non basta più il pil per dare un'idea del benessere sociale di una collettività. Il Pil è una priorità ma bisogna arricchirlo con l'impatto delle politiche sociali. Sul Bes ci hanno lavorato anche le regioni" ha detto la leader del Pd.

Fisco: nostro faro è progressività e redistribuzione "Per rendere più equo e progressivo il sistema bisogna fare degli interventi. Questo Paese di patrimoniali ne ha tante e dovrebbe riorganizzarle. Ogni volta che si appiattisce il sistema, si appiattisce a svantaggio delle fasce più basse. Dietro alla flat tax c'è l'idea che faccio mancare servizi alle persone che non se li possono permettere da soli, come la sanità e la scuola. Serve una progressività complessiva, come un sistema ad aliquota continua. Bisogna riuscire a ridurre la tassazione sull'impresa e sul lavoro. Mentre la riduciamo dobbiamo pensare a perché la tassazione sulle rendite fiscali e immobiliari è così bassa, rispetto a quella sul lavoro e sull'impresa. Si può dire o infrangiamo qualche tabù? Per noi il faro è la progressività fiscale e la redistribuzione. A partire dalla riforma del catasto in un senso più equo. A partire dal fatto che non possiamo negare che siamo in un Paese dove c'è una delle tassazioni sulle successioni più iniqua e più bassa. Secondo me si può fare". Lo ha detto la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein al Festival dell'Economia di Trento. Al direttore del Sole 24 Ore, che ha chiesto se la riforma del catasto fosse da fare subito, Schlein ha risposto: "Assolutamente, ce lo dice anche l'Unione Europea".

Schlein, il governo strizza l'occhio agli evasori "Noi abbiamo un problema serio di evasione fiscale da affrontare con strumenti rinnovati. L'incrocio di banche dati digitali è una priorità assoluta. Non è un destino ineluttabile questo. Bisogna fare scelte coraggiose. Sicuramente non bisogna fare scelte come quelle che sta facendo questo governo dalla prima manovra: ulteriori condoni, strizzare l'occhio agli evasori, alzare il tetto del contante. "È importante ridurre il debito pubblico. Ma dipende da come lo fai. Credo che siano state sbagliate le politiche tutte incentrate sul rigore. Attenzione a far rientrare il debito ma a non perdere l'attenzione verso gli investimenti pubblici: innovazione, ricerca, formazione", ha dichiarato la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein. "L'effetto denominatore - ha aggiunto - conta tanto. Cerchiamo di accompagnare una strategia di investimenti che abbiano un effetto moltiplicativo e che possano rendere perdurante una crescita. Solo così riusciremo a ridurre i debito". Al direttore del Sole 24 Ore che ha chiesto se l'antidoto migliore fosse lo sviluppo economico, Schlein ha risposto: "senz'altro sì, bisogna fare impresa altrimenti come si fa".

Maltempo: disponibili a lavorare insieme al governo "Voglio ribadire anche da qui la piena disponibilità sia ai territori colpiti sia al governo a lavorare insieme in uno spirito di unità nazionale. Stiamo parlando di un fenomeno di una portata mai vista. Stiamo parlando di un territorio molto fragile. La prima cosa che dobbiamo fare è metterci a disposizione per trovare delle risorse, per le imprese, per l'agricoltura, per le famiglie. Tutti meritano risposte veloci. Il Pd c'è". ha detto la segretaria del Partito Democratico secondo la quale "C'è da lavorare su un grande piano di prevenzione del dissesto idrogeologico. Una piaga che il Paese ha da sempre. Non è un momento di strumentalizzazione politica. Serve un'azione trasversale".

Il Pd chiede una legge sul consumo di suolo "In Emilia Romagna è stato fatto molto e si può fare di più. Si sono messi in campo interventi per un miliardo e si è speso il 75%. Ma c'è anche una responsabilità nazionale: serve una semplificazione del quadro normativo. È difficile dire che l'Emilia-Romagna ha dimostrato una scarsa capacità di spesa. Ma è un territorio fragile. Poi c'è stato negazionismo sugli eventi climatici. Bisogna lavorare prima e meglio. Ma lo dobbiamo fare tutti. Serve una legge sul consumo di suolo. Oggi il Pd è impegnato in Parlamento per chiedere una legge su questo" ha detto Schlein.

Ue: Schlein, le tasse si pagano dove si fanno i profitti "Investimenti, servizi, pensioni, istruzione. Come la risolviamo senza un'Italia più forte nell'Unione Europea? Ci sono degli strumenti che si potrebbero adottare domattina se ci fosse la volontà politica di farlo. La trasparenza, ad esempio. Si sono fatti passi avanti su quello strumento che si chiama Cbcr, che vuol dire "country by country reporting". Cioè come chiediamo a chi vuole operare nel mercato europeo una maggiore trasparenza su quanti profitti fanno e quante tasse pagano in tutti i Paesi europei in cui sono operativi. Così, immediatamente si vede chi sta cercando di fregare chi. Il principio fondamentale deve essere che le tasse si pagano dove si fanno profitti, non dove si fanno accordi con un governo compiacente che pensa di essere più furbo del suo vicino". Così la segretaria del Partito Democratico

Scaroni, nella governance attenti alla qualità delle persone  "Il fenomeno che mi sembra più recente, sul quale possiamo prestare il fianco alle critiche, è la qualità delle persone. Facciano il comitato nomine, per esempio, ma le persone che ci mettiamo hanno le qualità e le competenze per quel ruolo". Il presidente dell'Enel, Paolo Scaroni, intervenendo sul tema della governance delle società al festival dell'Economia di Trento, parla così dei comitati nei cda "che anni fa nelle società non c'erano come ora". Vanno ascoltati i proxy advisor. E comunque sulla qualità delle persone scelte - aggiunge "le aziende sono costantemente sotto esame" ed "è difficile dare un giudizio assoluto". Nella governance, in generale "non c'è mai una soluzione perfetta", e "non mancano "prassi un uso in molti paesi del mondo, vuol dire che funzionano", dice: "Penso che quando dobbiamo prendere una decisione nel nostro Paese dovremmo anche chiederci cosa fanno gli altri: non bisogna sempre innovare, a volte si può anche copiare" Mandati del cda di un anno? "Dove c'è un azionista di controllo il mandato annuale viene visto come un modo perchè il board rispetti il volere dell'azionista di controllo: 'Se non fai quello che dico io dopo un anno vai a casa'. Questo non mi piace. Avrei un esempio ma non lo dico" Gli obiettivi Esg? "Sono ingredienti di cui le società devono farsi carico perchè fa bene ed è anche nell'interesse degli azionisti". Le grandi aziende di famiglie "se vogliono accedere al mercato dei capitali devono avere la governance richiesta", "quei mercati richiedono delle regole". Se invece non hanno questa esigenza, "possono avere la governance che vogliono". Le minoranze nell'azionariato? "Sono molto protette in italia".

Tronchetti, 'da Draghi la cornice, ora dare credito a Meloni'. Rapporto virtuoso con Mattarella e Gentiloni, Italia può farcela L'Italia? "Nella sua debolezza ha un punto forte: ha maggiore flessibilità con pregi e difetti, una capacità di innovazione elevata, ed una popolazione che quando c'è da fare cose serie le fa. Poi quando si rilassa è un disastro". Marco Tronchetti Provera dal festival dell'Economia di Trento descrive " un'Italia "uscita dalla pandemia con tanta voglia di fare e di vivere. L'opportunità c'è - dice-: ci sono conflitti politici anche inutili in questo periodo, ma si può far leva su una parte del Paese". A proposito della premier Giorgia Meloni: "Quello che vedo è una persona che ci mette tutto il suo impegno, che a livello internazionale non ha commesso errori pur non avendo grande esperienza, ha leadership, viene rispettata. lo credo che le vada dato credito perchè possa tentare un cammino di rilancio del Paese", risponde intervistato dal direttore della Stampa, Massimo Giannini. "Draghi ha costruito la cornice, creato i presupposti, ora bisogna dare in contenuti- Abbiamo la fortuna di avere a Bruxelles Gentiloni e il suo staff, ed un Presidente della Repubblica che aiuta questo percorso: c'è un rapporto virtuoso con questi interlocutori. Così l'Italia può farcela in un percorso molto complesso".

'In attesa che Governo decida su Golden Power'. In Pirelli ora sospeso il nuovo patto con il socio cinese Per rendere esecutivo il patto con il socio cinesi Sinochem , in vigore dal 19 maggio e attualmente sospeso, in Pirelli "siamo in attesa che il Governo decida" sul golden power, ricorda il vicepresidente esecutivo e ceo, Marco Tronchetti Provera, al Festival dell'Economia di Trento. E spiega: "C'è una normativa, prima americana, poi europea, adesso anche italiana, che di fatto tratta gli aiuti di Stato e con particolare attenzione le società che sono controllate dallo Stato cinese. Hanno stabilito sia a Bruxelles che a Washington e a Roma di avere strumenti per evitare che tecnologie strategiche dell'Europa, quindi anche dell'Italia, possano diventare di controllo extraeuropeo e specialmente cinese. Lo spettro delle società considerate strategiche si è allargato: quelle che hanno un azionista che potenzialmente ha il controllo devono passare attraverso la valutazione di golden power, un organismo di Palazzo Chigi che poi porta a una decisione governativa per garantire che non ci sia una controllo da parte extraeuropeo di tecnologie strategiche"

In serata si svolgerà la cerimonia inaugurale alla quale, tra gli altri, parteciperanno il cardinale Gianfranco Ravasi, il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, Il sindaco della città, Franco Ianeselli, il rettore dell'università, Flavio Deflorian, ed i vertici del Gruppo 24 Ore con il presidente Edoardo Garrone e l'amministratrice delegata Mirja Cartia d'Asero.

        RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

        Video Economia


        Vai al sito: Who's Who

        Modifica consenso Cookie