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Milinkovic beffa la Cremonese nella partita degli addii

Milinkovic beffa la Cremonese nella partita degli addii

Radu saluta la Lazio dopo 15 anni. Anche il serbo può lasciare

GENOVA, 28 maggio 2023, 20:22

Redazione ANSA

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Serie A, Lazio - Udinese - RIPRODUZIONE RISERVATA

Serie A, Lazio - Udinese - RIPRODUZIONE RISERVATA
Serie A, Lazio - Udinese - RIPRODUZIONE RISERVATA

La sfida con la Cremonese non metteva in palio nulla per la Lazio, visto che il posto in Champions League era già in cassaforte. Al tempo stesso, anche i lombardi, già retrocessi, non avevano nulla da chiedere al campionato. Non si è trattato però di una sfida anonima, in quando più di 60mila laziali hanno riempito l'Olimpico per celebrare i dieci anni dalla vittoria in Coppa Italia contro la Roma, il 26 maggio 2013. Non solo: per Stefan Radu era l'ultima partita in carriera, mentre per Milinkovic (molto probabilmente) l'ultima in casa con la maglia della Lazio. Ed è stato proprio l'asso serbo a consegnare a Sarri la vittoria per 3-2 con una doppietta, dopo che i lombardi avevano recuperato da 2-0 a 2-2. Il programma nel pre-gara è intenso: dopo che i maxischermi riproducono il gol di Lulic che valse la Coppa nel 2013, entrano in campo i protagonisti del 26 maggio, dal portiere Federico Marchetti (ora allo Spezia) a Stefano Mauri, passando per Cristian Ledesma e Sergio Floccari, fino a Miroslav Klose accolto dal coro 'Miro, Miro' e Senad Lulic, il giustiziere della Roma dieci anni fa. C'è pure l'ex capitano biancoceleste Antonio Candreva, in permesso dalla Salernitana, suo attuale club. Poi il gruppo va sotto la Curva Nord, e viene raggiunto da Stefan Radu, che oggi ha salutato la Lazio dopo 15 stagioni: il difensore romeno, classe 1986, arrivò nella Capitale nel gennaio 2008, per diventare il calciatore più presente della storia del club. Con l'ingresso che gli ha concesso oggi Sarri nei minuti finali, il romeno arrivato a Formello nel 2008 ha toccato quota 427 apparizioni nella Lazio. "15 anni di battaglie con l'aquila sul petto, Stefan Radu laziale a vita", recita lo striscione esposto in Curva. Passano meno di tre minuti, e Elseid Hysaj viene pescato in area da Luis Alberto, sbloccando il risultato. Un gol nato da un'azione pregevole, di quelle che tanto piacciono a Sarri. La Lazio sembra avere la partita in completo controllo, e al 37' Milinkovic raddoppia, vanificando la marcatura di Lochoshvili e Bianchetti e appoggiando in rete il cross basso di Pedro. Subito il centrocampista va ad abbracciare Radu in panchina: per Milinkovic, alla Lazio dal 2015, potrebbe essere stata l'ultima partita all'Olimpico, visto il probabile addio in estate. Nella ripresa, però, un calo di concentrazione porta in quattro minuti (tra il 53' e il 57') al pareggio dei lombardi: prima Galdames accorcia da fuori area con un destro deviato da Casale, poi Lazzari di testa beffa Provedel. La Cremonese resiste d'orgoglio alle sfuriate laziali con un doppio miracolo del portiere Sarr, poi viene graziata da Immobile. Ma al 44', Milinkovic regala ai suoi tifosi la gioia del 3-2, con un colpo di testa ravvicinato. Poi è il momento dell'ingresso di Radu, dell'emozione generale e dell'espulsione di Sarri dalla panchina per proteste. Al triplice fischio, La Lazio (ferma a quota 20 clean sheet) vede sfumare la possibilità di chiudere il campionato con 22 partite in campionato senza subire gol: questo record rimane del Milan, ma per la gente di fede biancoceleste oggiè comunque festa.

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