Flessibilità in entrata, in uscita e
nella gestione delle pause, fascia oraria di occupabilità
obbligatoria e smart-working con autonomia decisionale delle
giornate. Ma anche welfare aziendale, part time fruibile da
entrambi in genitori fino al compimento di tre anni da parte del
bambino e un tavolo della 'genitorialità' per la gestione dei
congedi parentali, con eventuali interventi normativi per
agevolazioni economiche o esoneri dagli obblighi.
Sono le azioni - da promuovere tramite momenti di incontro
tra enti, organizzazioni e aziende - delineate con la
dichiarazione di intenti sulla genitorialità condivisa. Il
documento della consigliera di parità è stato diffuso al termine
dell'evento formativo 'Genitori uniti nel lavoro', organizzato
con i consulenti del lavoro e gli avvocati con l'obiettivo di
trovare soluzioni alla denatalità.
Nel 2022, si legge, "rispetto al resto d'Italia l'occupazione
femminile part time in Valle d'Aosta è statisticamente superiore
di quasi quattro volte quella maschile. Il part time può essere
positivo per la conciliazione ma a volte si tratta di una scelta
obbligata". Inoltre "il numero delle dimissioni volontarie per
trimestre si attesta ancora per due terzi legate a motivazioni
connesse alla mancanza di supporto nella gestione dei figli,
costo dei servizi per la prima infanzia (se esistenti), mancato
accordo con il datore di lavoro sulla flessibilità oraria. La
'maternità' risulta quindi ancora un motivo di allontanamento
dal lavoro e risulta pertanto necessario promuovere delle azioni
che supportino la 'genitorialità'".
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