Il generale Francesco Paolo
Figliuolo, Comandante operativo di vertice interforze, ha
salutato nei giorni scorsi i militari italiani del National
Support Element e della Task Force ISR (Intelligence,
Surveillance and Reconnaissance), inquadrata nell'operazione
Althea dell'Unione europea. Il comandante del Covi è stato
accolto a Camp Butmir dal comandante del contingente nazionale,
Felice Sciullo, e da Massimiliano Vaglio e Francesco Cristiano,
rispettivamente Senior Italian Officer di Eufor e del Nato
Headquarters Sarajevo.
Dopo un rapido briefing sui recenti risultati operativi
conseguiti e sull'attuale situazione di sicurezza nel Paese
balcanico, Figliuolo ha incontrato i circa 170 uomini e donne
delle Forze Armate in servizio presso il Quartier Generale e il
contingente nazionale della missione europea in Bosnia: "Eufor
Althea e la nostra partecipazione alla missione Nato in Bosnia
sono la dimostrazione più tangibile del nostro impegno nella
regione", ha detto il Comandante del Covi, ricordando che per il
2023 l'Italia ha incrementato il contributo nazionale mediante
l'immissione di una compagnia di manovra di fanteria leggera -
composta da militari del reggimento lagunari Serenissima
dell'esercito, che proprio ieri hanno avuto la validazione in
teatro - in rotazione annuale con la Bulgaria, nell'ambito del
Multinational Battalion di Eufor, ai quali si aggiungeranno, nel
2024, assetti elicotteri e forze di Riserva che saranno
assicurate dal quinto reggimento fanteria. Nell'ambito della
missione - ha aggiunto Figliuolo - all'Italia spetteranno anche
posizioni di vertice, con l'incarico di vice comandante di Eufor
Althea che sarà ricoperto, dal febbraio 2024, da un ufficiale
italiano. Tutto questo risponde a specifiche richieste che sono
state formulate dalla nazione ospitante e questo ci deve
inorgoglire, perché la richiesta di una maggiore presenza di
uniformi italiane in un Paese straniero è la dimostrazione di
come il nostro lavoro venga apprezzato".
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