Eni Versalis ha rinunciato al
ricorso contro il progetto di colmata nella zona di Costa Morena
nel porto di Brindisi. La società, come comunica in una nota
l'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Meridionale
(Adspmam), ha depositato "una propria dichiarazione con la quale
chiede al giudice amministrativo di concludere il giudizio,
dichiarando la sopravvenuta cessazione della materia del
contendere in merito ai lavori di realizzazione della cassa di
colmata, opera rientrante nell'ambito del progetto
'Completamento della infrastrutturazione portuale mediante
banchinamento e realizzazione della retrostante colmata tra il
pontile Petrolchimico e Costa Morena est'.
L'Adspmam, dopo aver ascoltato le esigenze rappresentate
dalla società chimica di Eni, "al fine di garantire, in ottica
di potenziamento e di sviluppo delle attività della società,
l'operatività e la sicurezza delle movimentazioni dei prodotti
in ingresso e in uscita dal sito Petrolchimico, si era
formalmente impegnata a posizionare una briccola e relativa
passerella in testata al molo, in concessione alla società". La
briccola, o mooring dolphin, servirà, nel futuro, "ad assistere
al meglio il possibile ormeggio di naviglio diverso, rispetto a
quello attuale, consentendo l'attracco anche con sporgenza prua
nave rispetto a filo del molo attuale". Gli interventi, anche
per quanto convenuto tra l'Adspmam ed Eni Versalis, azzereranno
"le eventuali insorgenze di interferenze tra la realizzanda
cassa di colmata e l'operatività futura del pontile Versalis e
del sito Petrolchimico".
"Abbiamo il dovere di incentivare e di accompagnare lo
sviluppo delle realtà economico-produttive locali- commenta il
presidente di Adspmam Ugo Patroni Griffi- ed Eni Versalis ha
progetti importanti per lo stabilimento di Brindisi. Sono azioni
strategiche, atte a promuovere un'economia sostenibile e
inclusiva, capace di creare opportunità occupazionali concrete e
favorire l'innovazione e la crescita di tutto il territorio".
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