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(di Paolo Petroni)
MICHELA MARZANO, ''STO ANCORA
ASPETTANDO CHE QUALCUNO MI CHIEDA SCUSA'' (RIZZOLI, pp. 286 -
19,00 euro) - ''Come fanno le altre a farsi sempre rispettare''
è la frase, la domanda che, scritta in corsivo, sempre ritorna
durante questo romanzo riflessione della protagonista Anna, che
si morde da sola la guancia sino a farla sanguinare, quando si
trova in imbarazzo con se stessa, quando si rende conto di non
essere riuscita a resistere a un incontro sessuale che non
avrebbe voluto fare, di aver ceduto al desiderio per sentirsi
viva, per poi punirsi per questo. Così la sua narrazione a volte
si interrompe di colpo, con una frase non conclusa, a mostrare
la sua sorpresa o imbarazzo e a lasciar aperto il discorso,
coinvolgendo il lettore nelle possibili conclusioni: ''Non c'è
alcun'altra ragione, all'infuori di''.
E' questa la forza dei romanzi di Michela Marzano, docente di
filosofia, quindi esperta di dialettica e capace di chiarezza
esplicativa, che ci mette il cuore e la testa nel raccontare una
storia per affrontare un tema che pare privato, dolorosamente
privato, come nel coraggioso e bel memoire del 2021 ''Stirpe e
vergogna'' sulla scoperta del passato fascista della sua
famiglia e ora in questa ardente e lucida confessione di Anna,
''Sto ancora aspettando che qualcuno mi chieda scusa'',
scritture che diventano prese di coscienza su aspetti caldi del
nostro tempo costringendo chi legge a prendere posizione.
Nel romanzo c'è la storia di Anna, ovviamente, sempre svilita
e mortificata in famiglia così da non riuscire più a credere in
se stessa, con tutte le sue incertezze e contraddizioni
irrisolte che la fanno soffrire, col suo bisogno di piacere e
essere accettata e il suo desiderio di non apparire. Con lei ci
sono il professor Donno e il parrucchiere Alberto che la
importunano da bambina; c'è un marito sposato e seguito in
Francia per illudersi di essere amata, che invece la picchia e
reclude e da cui fugge, e così tante altre storie, ma anche
Carlotta, l'amica del cuore che la critica e consola, conosciuta
durante i corsi di recitazione al centro Sperimentale di Roma, e
c'è Alessia, la nuova amica, collega alla radio francese in cui
lavorano, c'è la sua psicanalista naturalmente, e poi il
fratello Alessio. Tutte queste vicende, questi rapporti si
legano agli incontri sul lavoro, le donne intervistate dopo aver
subito una violenza o gli studenti cui Anna insegna giornalismo,
che discutono e affrontano le sue provocazioni su cosa sia il
consenso, come si cerchi di colpevolizzare le donne per
giustificare i maschi.
E' questo infatti, cercando di mettere a fuoco cosa sia la
cultura maschilista dello stupro, il vero tema del libro, un
tema sfuggente, difficile da definire, che ha le sue ambiguità,
specie se non si arriva a un rapporto di fiducia. ''Se invece di
accettare io permetto, di che sorta di adesione si tratta?
Aderisco o sopporto? E se sopporto aderisco o cedo? e se cedo
che tipo di consenso è mai questo?''. Rivendicando anche il
diritto al puro gioco sessual-seduttivo che non deve
necessariamente arrivare a quella conclusione, o a un cedere poi
ripensandoci, trovandosi a disagio. E' per situazioni così che
Anna sta ancora aspettando qualcuno le chieda scusa. Per essere
stuprate non c'è sempre bisogno di sangue, lividi, vestiti
strappati. E se accade, quel che la mente cerca di dimenticare,
il corpo continua a ricordarlo.
Per affrontare questi temi, a segnare una svolta, la nascita
del movimento #metoo sino al #blancetonporc, le vicende di
Weinstein, di Epstein e la Maxwell, le serie tv e tanti libri,
con in testa quelli di Virginie Despentes e il suo ''King Kong
Theorie''. C'è il ruolo della pornografia e il problema della
reputazione. Insomma il romanzo intreccia strettamente col
racconto il suo farsi saggio e discussione, analisi sociale e
psicologica perché la realtà esistenziale, il modo di essere e
sentirsi di Anna, dipendono da tutto il resto, dalle persone
incontrate e dal mondo in cui vive, e solo facendo i conti e
chiarezza su tutto questo potrà riuscire a accettarsi e
accettare il nuovo amore.
Un romanzo speciale che ha una storia e dibatte idee e
sentimenti, ragione e desiderio, inseguendo interrogativi e
disagi di una donna, quasi, potremmo dire, mettendo a nudo il
mondo interiore femminile di oggi. Per questo molte lettrici si
identificheranno in questo libro che però dovrebbe essere letto
soprattutto dai maschi, se la soluzione del problema viene dallo
loro educazione sentimentale, dalla loro presa di coscienza, che
non può mai prescindere dalla conoscenza.
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