Si chiudono con oltre 1.250
imprese in meno rispetto al 31 dicembre scorso i primi tre mesi
del 2024 in Emilia-Romagna. Tra gennaio e la fine di marzo sono
state 8.532 le scrizioni di nuove aziende sul territorio mentre
le cessazioni sono ammontate a 9.788. È quanto emerge dalle
elaborazioni della Unioncamere regionale sui dati del Registro
imprese delle Camere di commercio.
In particolare, viene evidenziato, riduce la base
imprenditoriale l'agricoltura (-729), il commercio (-736),
l'industria (-241). Annullata la crescita delle imprese di
costruzioni (-19) e sostanzialmente invariata la base
imprenditoriale dei servizi che non sono commercio. Guardando
alla tipologia giuridica sono sempre di più le società di
capitali (+862) mentre arretrano le forme più semplici di
impresa, con le ditte individuali in calo di 1.188 unità.
Spigolando tra i numeri dal primo gennaio ogni giorno in
Emilia-Romagna hanno avviato l'attività mediamente 94 imprese
pari ad un tasso di natalità dell'1,9% mentre le cessazioni sono
state, mediamente, più di 107 al giorno. I valori di iscrizioni
e cessazioni, spiegano dalla Unioncamere regionale danno come
risultato un tasso demografico del -0.29%. Nelle principali
regioni del Nord-Italia il risultato è stato più pesante in
Piemonte (-0,46%) e in Veneto (-0,32%), mentre è stato più
contenuto in Lombardia (-0,11%). La media nazionale è stata di
-0,18%.
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