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La Giornata della ricerca italiana celebrata con eventi a Dakar

La Giornata della ricerca italiana celebrata con eventi a Dakar

Organizzati dall'ambasciata d'Italia nella capitale senegalese

ROMA, 11 giugno 2024, 16:56

Redazione ANSA

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Conclusi gli eventi organizzati dall'ambasciata d'Italia a Dakar per la Giornata della ricerca italiana nel mondo. Questa settima edizione è stata dedicata a promuovere e rafforzare la collaborazione tra le istituzioni che in Italia ed in Senegal sono impegnate nell'educazione, la ricerca e l'innovazione nell'ambito della salute, dell'alimentazione, del benessere degli animali e dell'igiene e salubrità degli alimenti, come spiega un comunicato dell'ambasciata d'Italia nella capitale senegalese.
    L'ambasciata ha organizzato un seminario a cui hanno partecipato i professori Giuseppe Campanile dell'università di Napoli, che ha illustrato le potenzialità delle razze da carne italiane per il miglioramento genetico delle razze bovine locali, Giovanni Poglayen dell'università di Bologna, che ha trattato il tema delle zoonosi parassitarie, Daniela Pasotto dell'università di Padova, che ha esposto i principi della biosicurezza e delle tecniche di sorveglianza sanitaria, Lakamy Sylla dell'università di Perugia, che ha riferito di biotecnologie per la riproduzione animale, e Yolande Proroga dell'istituto zooprofilattico sperimentale del mezzogiorno di Napoli, che ha approfondito il tema della tubercolosi e brucellosi.
    Da parte senegalese sono intervenuti professori della Scuola inter-statale di Scienze e Medicina veterinaria di Dakar (Eismv), i ricercatori del Laboratorio nazionale dell0Allevamento e la Ricerca veterinaria (Lnerv) che ha compiti di sorveglianza sanitaria analoga a quella degli istituti zooprofilattici sperimentali in Italia, i funzionari dei servizi veterinari del ministero dell'Agricoltura e dell'allevamento del Senegal, i responsabili per il Senegal del Centro di emergenza malattie animali transfrontaliere (Ectad) della Fao, il segretario generale dell'Ordine dei medici veterinari del Senegal, imprenditori locali e rappresentanti delle loro organizzazioni di categoria.
    Il seminario è stato seguito da più di cento persone, a conferma dell'interesse degli argomenti trattati e la loro rilevanza nel contesto dell'economia locale.
    Nei due giorni successivi al seminario gli invitati italiani hanno incontrato individualmente le controparti senegalesi discutendo di possibili collaborazioni nell'ambito dell'educazione superiore e della ricerca, in particolare riguardanti i temi della salute e dell'alimentazione animale che possono essere messi in atto con gli atenei italiani, segnatamente per quanto riguarda le zoonosi (malattie animali trasmissibili all'uomo) tra le quali emergono le febbri emorragiche e le influenze aviarie.
    Queste ultime costituiscono in effetti una costante minaccia per l'industria dell'allevamento avicolo, anche a causa della trasmissione di cui sono responsabili gli uccelli migratori.
    Sylla e Proroga hanno inoltre tenuto una lezione agli studenti, rispettivamente, sulle biotecnologie riproduttive e sulle tecniche di laboratorio per le indagini sugli alimenti.
    "Questo evento conferma la volontà dell'Italia di condividere le conoscenze negli ambiti della salute e del benessere degli animali e dell'igiene degli alimenti, fondamentali per far progredire la produzione alimentare e incrementare la salubrità degli alimenti prodotti localmente", ha dichiarato l'ambasciatrice Caterina Bertolini incontrando gli esperti al termine e aggiungendo che "l'ambasciata rimane impegnata per mantenere alta l'attenzione della comunità scientifica e delle istituzioni riguardo alle malattie pandemiche animali che possono avere drammatiche ricadute per la salute umana e per l'economia e che possono essere prevenute con la sorveglianza epidemiologica, la cui validità a livello globale è condizionata dall'efficacia del contributo dato dalle istituzioni competenti di ogni singolo Paese".
   

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