Procedono gli interventi in
programma in Toscana per realizzare entro marzo 2026 case e
ospedali di comunità finanziati con il Pnrr, strutture per la
presa in carico dei pazienti sul territorio o a domicilio, per
ridurre accessi impropri ai pronto soccorso e ridisegnare la
sanità territoriale. Una partita, spiega la Regione Toscana in
una nota, da quasi 215 milioni di euro, che vede la Regione
"rispettare per intero gli obiettivi prefissati al 30 settembre
2023 sulla stipula dei contratti di realizzazione".
Delle 77 case di comunità da realizzare in Toscana, si
spiega, 31 interessano l'Asl Toscana centro, 27 l'Asl Toscana
Nord ovest e 19 l'Asl Toscana Sud est. Dieci dei 24 ospedali di
comunità invece saranno realizzati nell'Asl Toscana centro, otto
nella Nord ovest e sei nella Sud est. In tutta Italia sono 1.350
le case di comunità inserite nel Pnrr e 400 gli ospedali di
comunità. Per la Toscana significa un investimento
rispettivamente di quasi 147 e 68 milioni. Ma la Toscana,
aggiunge la nota, è in linea anche con la tabella di marcia
prefissata per la messa a norma antisismica degli ospedali.
"Siamo pronti per l'avvio dei lavori già dai prossimi mesi e
sono dunque contento e soddisfatto - commenta il presidente
della Toscana Eugenio Giani -. A chi dice che le Regioni erano
in ritardo la Toscana risponde dimostrando di aver saputo fare
bene e velocemente i compiti a casa assegnati. Ci auguriamo
adesso che il Governo non venga meno agli impegni presi a
detrimento di un investimento che è strategico per ridisegnare
l'assistenza sanitaria in un modello che ha fatto tesoro delle
criticità emerse durante la pandemia da Covid-19". L'assessore
al diritto alla salute, Simone Bezzini evidenzia che "questi
interventi sono essenziali per far crescere ulteriormente la
sanità pubblica e garantire un modello equo ed universalistico
capace di rispondere ai bisogni di tutti. Il Governo torni
dunque indietro sulla decisione di rimodulare gli investimenti
previsti dal Pnrr sulla sanità territoriale: sarebbe un grave
errore per tutti e una beffa per chi, come noi, è stato in grado
di rispettare i tempi concordati con l'Unione europea".
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