Oltre 300 lavoratrici e
lavoratori, in rappresentanza di tutti i settori produttivi
della provincia di Perugia, hanno partecipato alla sala dei
Notari all'assemblea delle assemblee della Cgil provinciale, che
per la prima volta ha chiamato a raccolta delegate e delegati di
tutte le categorie per lanciare la campagna di mobilitazione
primaverile.
"Ci prepariamo ad un grande sforzo di mobilitazione in un
periodo importante nel quale, oltre al Parlamento europeo
rinnoveremo la gran parte delle amministrazioni comunali della
nostra provincia e poco dopo il governo della nostra regione" ha
detto il segretario generale della Cgil di Perugia, Simone
Pampanelli. "Come Cgil, gelosi della nostra autonomia - ha
aggiunto -, chiediamo chiarezza alla politica. Dovete dirci ora
ora da che parte state, quale centralità ha il lavoro, la
rappresentanza, la contrattazione sociale, i diritti, la sanità,
l'istruzione, lo sviluppo e come si distribuisce la ricchezza,
perché i diritti che vogliamo conquistare e difendere hanno un
prezzo e a pagarlo non possono essere sempre lavoratori e
pensionati. Lo dovete dire ora - ha concluso Pampanelli - e noi
controlleremo la vostra coerenza".
"Mettere insieme tutto il nostro mondo, che è il mondo del
lavoro, in un luogo simbolo della democrazia, come questa
meravigliosa sala, ha un significato molto importante" ha quindi
sottolineato il segretario nazionale Pino Gesmundo. "L'attuale
fase politica - ha proseguito - richiede alla nostra
organizzazione uno sforzo in più, richiede di mettere insieme
tutto quello che è emerso qui oggi dai vostri interventi, per
contrastare una narrazione tossica che c'è nel Paese, che vuole
raccontare che va tutto bene e che chi invece solleva i problemi
è contro l'interesse nazionale. No, questa non è la verità è in
atto un tentativo di oscurare le condizioni vere del Paese e il
nostro compito è invece quello di farle emergere, per
cambiarle".
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