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A Toledo, la città spagnola che stregò El Greco

A Toledo, la città spagnola che stregò El Greco

Viaggio nei luoghi che ispirarono il pittore cretese

TOLEDO, 16 ottobre 2023, 18:48

di ida Bini

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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TOLEDO - Era il giugno del 1577 quando il pittore 35enne Doménikos Theotokópoulos e il suo giovane apprendista, l'italiano Francesco Prevoste, giunsero a Toledo, 70 chilometri a sud dalla corte di Madrid. Dopo aver viaggiato nella Meseta castigliana, la terra del Cid, e aver attraversato al tramonto boschi di lecci e piantagioni di zafferano, l'artista cretese, conosciuto come El Greco, vide un città sospesa tra cielo e terra, avvolta in una luce rossa e viola su un'enorme roccia di granito. Il cielo tormentato, i colori sabbiosi del paesaggio, le acque rapide e pietrose del fiume Tago, che sembrava sostenere le antiche mura della città, lo conquistarono. La visione fu folgorante, immortalata per sempre nelle sue tele. Visse in quella città magica fino alla morte, ad aprile del 1614, in una casa di proprietà del marchese di Villena, nel quartiere ebraico. A Toledo, dove convivevano in armonia stili artistici e architettonici diversi, El Greco dipinse fino alla fine dei suoi giorni diventando il primo grande pittore del Secolo d'Oro spagnolo e trasformando la città in un museo dei suoi dipinti. "Tu la scegliesti, questa città che vola, perché vi scorgesti un alto cavalletto per collocarvi i tuoi quadri", scrisse un amico al pittore; mai, infatti, nessun'altra città avrebbe potuto dare all'artista i colori, il cielo, i paesaggi, le forme di cui aveva bisogno. Persino le strade strette del centro gli fecero anelare spazio e libertà, costringendolo a dipingere in modo completamente nuovo.
    Oggi una passeggiata a Toledo sulle tracce di El Greco parte proprio dal ghetto, dove il Marqués de la Vega-Inclán ha ricostruito l'abitazione-atelier del pittore e ricreato l'atmosfera della Toledo del secolo XVI in un museo che porta il nome dell'artista. L'edificio custodisce un'importante collezione di opere risalente all'ultimo periodo, tra cui 'Lágrimas de San Pedro', un gruppo di ritratti e 13 tele che compongono l'Apostolato, la Veduta e la Pianta di Toledo, una preziosissima cartolina della città. Pochi passi e si arriva alla chiesa di Santo Tomé, che ospita la sua creazione più famosa, 'El entierro del conde de Orgaz', capolavoro ammirato e copiato e che ispirò tantissimi artisti come Picasso. La passeggiata prosegue verso la cattedrale, nella cui sacrestia è custodita la tela 'El Expolio'; la grande chiesa è un perfetto esempio di convivenza di stili: d'ispirazione francese ma con elementi ornamentali di chiara ascendenza orientale e, all'interno, un'infinita varietà di forme e disegni dove sulle splendide vetrate fiamminghe si distinguono i classici motivi iconografici cristiani; eppure, alzando gli occhi, si ha l'impressione di essere entrati in una moschea. In direzione plaza de la Cruz si giunge al Convento de Santo Domingo El Antiguo, dove è possibile ammirare alcune delle prime opere commissionate all'artista e contratti originali firmati di suo pugno; ma le tele del pittore sono presenti anche nel museo de Santa Cruz e nel museo Duque de Lerma. Toledo è un insieme di mura ancora intatte, di vie lastricate in pietra e di abitazioni con travi in legno, proprio come ai tempi di El Greco. Superato il ponte romano di Alcantara un pendio sassoso porta alla Madonna della Valle, un piccolo eremo sulla riva sinistra del Tago. Da qui si vede la rupe su cui si innalza la città e, al tramonto, la luce è la stessa che ritroviamo nelle tele del pittore. Infine, a nord, in località Illescas, El Greco tra il 1603 e il 1605 realizzò per il Santuario del Hospital de Nuestra Señora de la Caridad la pala dell'altare maggiore e cinque mirabili dipinti: 'San Ildefonso', 'La Virgen de la Caridad', La Coronación, La Anunciación' e 'La Navidad'. Prima di lasciare la Castiglia è d'obbligo fare una visita al museo del Prado di Madrid che ospita 44 opere del pittore, tra cui capolavori assoluti come 'La Trinità', 'Cavaliere con la mano sul petto' e 'L'Adorazione dei pastori'.
    In attesa di recarsi in Spagna sulle tracce dell'artista cretese è comunque possibile ammirare più di 40 opere, tutte insieme, nella mostra di Palazzo Reale a Milano fino al 4 febbraio.

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