Automobili nuove o usate,
motoveicoli e arredamento trainano la spesa in beni durevoli in
Emilia-Romagna, che secondo quanto rilevato dal 30° Osservatorio
Findomestic, in collaborazione con Prometeia, nel 2023, si è
affermata come la seconda regione italiana per crescita.
L'aumento della spesa in beni durevoli in Emilia-Romagna,
infatti, segna un +10,6% rispetto al 2022, quasi 7 miliardi di
euro sono stati spesi (6 miliardi e 826 milioni): un incremento
superiore alla media nazionale (+8,9%) e a quella del Nord-Est
(+10%).
Determinante la forte ripresa dei volumi d'affari destinati
alla mobilità (auto e motoveicoli), ma anche l'incremento di
diverse province: su tutte Ravenna, prima provincia italiana per
crescita della spesa in durevoli con un +15,4%; seguono Bologna
(+11,1%), Reggio Emilia (+10,6%) e Modena (+10,2%). Cala invece
la spesa in regione per elettronica di consumo (-28,5%),
information technology per le famiglie (-5,9%) e telefonia
(-4,3%).
"Nel 2023 si osserva un mercato emiliano-romagnolo dei beni
durevoli vivace con una crescita che deriva prevalentemente dal
segmento mobilità - conferma Claudio Bardazzi, Responsabile
Osservatorio Findomestic - Nello specifico si registrano
incrementi degli acquisti di auto nuove pari al 20,3% (1
miliardo e 640 milioni totali di spesa) e di auto usate al 23,8%
(1 miliardo e 988 milioni), in entrambi i casi superiori sia
alla media dell'area di riferimento che alla media nazionale e
con uno scarto di cinque punti sulla media nazionale per
l'usato. In aumento anche la spesa per i motoveicoli (+23,4%,
205 milioni)".
L'Emilia-Romagna mantiene poi il primato nei mobili, dove la
crescita del 2,5%, per una spesa complessiva di 1 miliardo e 570
milioni, è superiore alla crescita media italiana dello 0,8%.
Per quanto riguarda la spesa media familiare in beni durevoli
(3.328 euro a nucleo), la regione si attesta come quarta nel
Paese: spicca Modena che risulta prima tra tutte le 107 province
con 3.672 euro spesi per nucleo familiare. Bologna, invece,
guadagna il primato italiano per l'aumento nella spesa per
mobili con un +3,8% (e un volume di affari di 381 milioni) di
gran lunga superiore alla media nazionale (+0,8%).
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