Dalla strage alla Stazione di Bologna del 2 agosto 1980 all'attentato al treno Italicus di sei anni prima, ai delitti commessi dalla banda della Uno Bianca tra il 1987 e il 1994. Sono oltre un milione le pagine dei fascicoli processuali digitalizzati e accessibili a tutti i cittadini. Una mole resa disponibile dall'accordo di collaborazione tra la Regione Emilia-Romagna con l'Archivio di Stato di Bologna che ora viene rinnovato per cinque anni.
Insieme Regione e Archivio lavorano per la digitalizzazione dei fascicoli processuali riguardanti i fatti di strage, terrorismo ed eversione giudicati dalla Corte d'Assise di Bologna. Ad oggi sono consultabili nel dettaglio 765.061 pagine relative al terrorismo e 238.580 relative ai crimini compiuti dalla banda della Uno Bianca. Un'operazione resa possibile anche grazie alle associazioni dei familiari, ai centri di documentazione e ai volontari Auser. Col rinnovato accordo ci sono le basi per nuovi progetti di riordino, descrizione, digitalizzazione e conservazione dei fascicoli per l'attività giudiziaria e di ricerca storica, ma soprattutto per la conservazione e manutenzione del sistema di consultazione. La Regione, ad esempio, mette a disposizione un'applicazione web che consente la consultazione dei fascicoli nelle postazioni informatiche dell'Archivio di Stato.
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