Nel Giorno del Ricordo che
commemora i massacri delle foibe e l'esodo giuliano istriano
dalmata, in cui morirono anche 79 marchigiani sul confine
orientale, si sono tenute celebrazioni, con autorità e studenti,
in varie città delle Marche tra cui Pesaro, Macerata, Montefano
San Severino Marche, Falconara Marittima.
Macerata ha onorato le vittime inaugurando un monumento
nell'area verde del quartiere Vergini, orientato verso
l'Adriatico in un punto, da cui, nelle giornate più limpide si
intravedono le coste dalmate. Presenti l'assessore Paolo Renna,
il consigliere regionale Pierpaolo Borroni e il viceprefetto
aggiunto Carlo Ferraccioni in rappresentanza della prefetto
Isabella Fusiello.
A Pesaro cerimonia nel Salone Metaurense di Palazzo Ducale,
sede della Prefettura. "È un giorno importante da ricordare, -
ha detto il sindaco Matteo Ricci - perché ci dimostra che
l'estremismo ideologico ed etnico porta sempre a commettere dei
crimini".
A San Severino iniziativa davanti al Monumento ai Caduti con
l'alzabandiera, sulle note dell'Inno di Mameli, e deposizione di
una corona di alloro: la pagina delle stragi e degli eccidi, ha
lamentato la sindaca Rosa Piermattei, "oggi, a distanza di 20
anni (dall'istituzione del Giorno del Ricordo, ndr) sembra
ripetersi perché l'eco delle guerre, in due decenni, non si è
mai placata nel mondo. Eppure ogni giorno dovremo cercare la
pace perché la guerra porta sofferenza, dolore e sangue".
A Falconara in piazza Martiri delle Foibe, davanti al
monumento realizzato dall'artista Guido Armeni, La sindaca
Stefania Signorini ha ricordato "le terribili sofferenze vissute
dagli italiani che vivevano dall'altra parte dell'Adriatico
subito dopo la seconda guerra mondiale. La persecuzione contro
gli italiani culminò nella tragedia delle Foibe, morirono
migliaia di innocenti, e portò all'esodo di 350 mila italiani".
A Montefano commemorazione in Piazzale delle Foibe. "Il
dolore che quegli esuli hanno provato - ha detto il vicesindaco
Claudio Pianesi - nel dover abbandonare furtivi la loro terra
deve ancora essere ricordato e condiviso, perché anche questa
grande tragedia, come quella della Shoah ricordata pochi giorni
fa, non debba mai essere dimenticata".
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