Avrebbe favorito la latitanza del
marito Gianluigi Troiano, ritenuto "fedelissimo" al clan retto
da Marco Raduano, il boss del Gargano evaso dal carcere di
massima sicurezza di Nuoro a febbraio scorso. Per questo i
carabinieri hanno arrestato e posto ai domiciliari la 22enne
Anna Chiara Notarangelo. La donna deve rispondere di
favoreggiamento aggravato dall'agevolazione dell'associazione
mafiosa.
Il provvedimento è stato emesso dalla sezione del riesame
delle misure cautelari del tribunale di Bari dopo il rigetto del
ricorso per Cassazione, su richiesta della Direzione
distrettuale antimafia di Bari che ha diretto e coordinato le
indagini dei carabinieri.
Gianluigi Troiano evase dagli arresti domiciliari con
applicazione del braccialetto elettronico circa un anno e mezzo
fa a Campomarino, in provincia di Campobasso. Secondo gli
inquirenti sua moglie, in concorso con altre due persone già
arrestate lo scorso dicembre, avrebbe offerto appoggi logistici,
coperture, veicoli per gli spostamenti, ospitalità, schede
telefoniche, denaro e beni di ogni genere al coniuge, aiutandolo
a sottrarsi alle ricerche. La donna è stata posta ai domiciliari
per consentirle di prendersi cura dei suoi tre figli.
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