MARCO CAMISANI CALZOLARI,
CYBERUMANESIMO (IL SOLE 24 ORE, PP. 352, EURO 19)
Le nuove tecnologie, fra possibilità e incognite, possono
anche avere un volto umano. Lo ricerca nel suo nuovo libro
'Cyberumanesimo' Marco Camisani Calzolari, esperto del web
diventato volto televisivo e consulente della presidenza del
Consiglio dei ministri sull'utilizzo dell'intelligenza
artificiale in un viaggio nella rivoluzione digitale e nel
rapporto con gli utenti fra risvolti etici, sociali ed
economici.
"Il cyberumanesimo simboleggia la nostra aspirazione a
dominare la tecnologia digitale, per far sì che sia uno
strumento di cui poterci servire, non al contrario di cui essere
schiavi", ha detto all'ANSA Camisani Calzolari sottolineando
"l'importanza di non delegare alle macchine una facoltà che è
precipuamente umana, ovvero la capacità di prendere decisioni,
di pensare al posto nostro, una prospettiva non tanto distopica
visti i recenti sviluppi" dell'IA. Nel volume è infatti centrale
una analisi schietta dell'intelligenza artificiale che tanto fa
discutere, senza facili entusiasmi e nemmeno prospettive
apocalittiche, partendo dai confini per regolamentarne l'uso
indicati dagli Stati per arrivare poi ai bisogni nuovi in un
mondo pieno di tecnologia in cui non devono essere gli algoritmi
a imporsi nella realtà quotidiana: "Abbiamo lottato per la
democrazia, non per l'algocrazia", si legge nel libro.
L'autore in una guida analitica capace di passare in rassegna
teorie, ricerca e aspetti pratici, partendo dall'attuale, offre
uno sguardo di lungo periodo e traccia quegli interventi
necessari, dall'ambito giuridico a quello etico, per prepararsi
al mondo di domani e sfuggire al giogo della tecnologia
traendone invece benefici e benessere. Come sottolinea Camisani
Calzolari, non possiamo più permettere che le tecnologie
"pensanti" e autonome influenzino la nostra vita, senza regole:
ad oggi, quasi tutti i modelli di intelligenza artificiale
disponibili sul mercato "hanno rastrellato contenuti al fine di
allenare le loro reti neurali, senza tenere conto dei potenziali
danni". I diritti a rischio sono numerosi, dal copyright sulle
opere, nella musica come nell'editoria, alla privacy, oltre
all'incubo onnipresente della diffusione di fake news su vasta
scala con la conseguente disinformazione. Secondo l'autore, non
ci si può però opporre a questa evoluzione, "le invenzioni non
possono essere disinventate", ma si possono gestire nel modo più
equilibrato possibile per garantire che siano sempre al servizio
dell'uomo. Anche in una prospettiva di robot intelligenti che
vengono utilizzati nelle attività umane più diverse.
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