/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Golda (Meir), la donna che fondò Israele

Golda (Meir), la donna che fondò Israele

La leggendaria statista dal pugno di ferro

TEL AVIV, 17 gennaio 2024

di Massimo Lomonaco

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

ELISABETTA FIORITO: 'GOLDA.STORIA DELLA DONNA CHE FONDO' ISRAELE' (Giuntina; pp.175; Euro 16)

Difficile separare la vita di Golda Meir da quella di Israele. Difficile perché sono state - e lo saranno sempre - un tutt'uno sia nella realtà della storia sia nell'immaginario collettivo. L'appassionata biografia, in libreria da venerdì, che le ha dedicato la giornalista di Radio24 Elisabetta Fiorito non poteva fare che suo questo assioma. E non a caso l'autrice indica come frase più importante dell'unico, finora, premier donna di Israele quella, spesso citata, che dice: "Nulla accade per caso. Devi avere il fegato di resistere agli ostacoli e superarli. Devi lottare". In queste parole c'è quasi tutto di Golda Meir, nata Golda Mabovič a Kiev in Ucraina il 3 maggio 1898. Non racchiude solo l'aspetto politico visto che Golda, nella lunga militanza prima e dopo la nascita di Israele, dovette confrontarsi con un mondo quasi totalmente maschile. E i cui rappresentanti erano uomini coriacei come il padre della patria David Ben Gurion o di giovani (allora) emergenti come Shimon Peres. Ma anche in quello personale dove il lato femminile non divenne mai accondiscendente con lo stereotipo imposto dal maschilismo dominante. Golda - pur non rinunciando mai al suo essere donna - non si fece dettare nè tempi nè mode ma seguì i suoi. Spesso le riunioni di governo - anche le più drammatiche - si svolgevano nel salotto della modesta casa che occupava dove personalmente offriva tè e pasticcini. Quando accolse Henry Kissinger - potente segretario di stato Usa che voleva sminare la devastante controffensiva israeliana dopo l'attacco siro-egiziano nella Guerra di Kippur - Meir lo intrattenne a pranzo con un pesante pasto dell'est Europa. E fece capire al riluttante e salutista politico americano che ad averlo preparato era stata una sopravvissuta alla Shoah. Avrebbe accettato Kissinger - ebreo scappato dalla Germania nazista negli anni '30 - che Israele si sarebbe dovuto fermare davanti alle armate del Cairo e di Damasco senza più i rifornimenti Usa, esponendo di nuovo la cuoca in 'Eretz Israel' (La terra di Israele) a ciò che aveva passato durante la Shoah? Il libro della Fiorito è una miniera di informazioni accurate per coloro che vogliono capire un personaggio straordinario. Tale, anche quando fu accusata di non aver saputo prevenire o capire - nonostante alcuni chiari avvisi - le intenzioni dell'Egitto e della Siria che attaccarono Israele di Kippur. La determinazione di Golda non si fece tuttavia scalfire: vinse il conflitto con lo stesso pugno di ferro con cui aveva imposto la reazione della squadra speciale del Mossad incaricata di regolare i conti con i dirigenti palestinesi responsabili della strage degli atleti israeliani alle Olimpiadi di Monaco del 1972. La Commissione Agranat - istituita per chiarire le responsabilità della Guerra di Kippur - la prosciolse incolpando invece i vertici militari.
    Ma il destino politico di Golda era segnato: la leggendaria signora di Israele scivolò via dal potere nel 1974 per spegnersi, oramai malata da tempo di leucemia, a Gerusalemme l'8 dicembre del 1978. Lo choc provocato nel popolo di Israele dall'improvviso conflitto di Kippur è stato in questi mesi spesso richiamato - ed è merito di Fiorito averlo ricordato - come paragone con quanto accaduto con l'attacco omicida e terrorista di Hamas ai kibbutz del 7 ottobre scorso. Ma Israele non sembra avere ora una Golda Meir, la cui firma compare nella Dichiarazione di Indipendenza di Israele del 1948. 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza