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In evidenza
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"Dalla prossima settimana al
ministero dell'Agricoltura riprenderanno il tavolo politico e
quello tecnico sul biologico, per arrivare nel più breve tempo
possibile a istituire il marchio del biologico italiano. Questo
è l'ultimo scalino che darà la possibilità all'Italia di essere
incontrastata in questo settore per i prossimi 50 anni". Lo ha
detto il sottosegretario all'Agricoltura, Luigi D'Eramo,
all'inaugurazione della 35esima edizione del Sana, il salone
internazionale del naturale e del biologico, in corso a Bologna.
Nel frattempo, "tutta la nostra pianificazione - spiega il
sottosegretario - è tesa a sostenere gli sforzi che le nostre
aziende agricole fanno per dare al mercato prodotti di grande
qualità. Lo stiamo facendo con tutta una serie di decreti
successivi alla prima legge sul biologico dell'anno scorso - ha
aggiunto - tra cui il decreto sui biodistretti, oltre a quello
già licenziato sulle sementi bio".
Sta anche proseguendo l'elaborazione di "un piano d'azione"
per il settore, avviato nel 2022, che verrà sottoposto ad un
secondo vaglio delle regioni, prima di diventare operativo.
L'obiettivo è quello di "raggiungere nel 2027 il 30% dei
terreni coltivati a biologico rispetto al termine fissato dalla
Ue del 2030. Già diverse regioni in Italia hanno già
abbondantemente raggiunto questa percentuale. Questa è una
importante vetrina che ci rende abbondantemente attrattivi",
conclude D'Eramo.
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