Nel 2023 le vendite del commercio
al dettaglio in Emilia-Romagna hanno registrato un lieve aumento
dell'1,4%. Il risultato è stato trainato da iper, super e grandi
magazzini che hanno incrementato le vendite del 6,6%. É quanto
emerge dall'indagine sulla congiuntura di Camere di commercio e
Unioncamere Emilia-Romagna sul commercio al dettaglio. In tutti
i settori del commercio al dettaglio l'inflazione è aumentata
molto di più (mediamente 5%) del volume d'affari. È così
soprattutto per i punti vendita specializzati in alimentari, col
volume d'affari aumentato dell'1,6%, contro un incremento dei
prezzi del 9,4%.
Nel commercio non alimentare le vendite sono marginalmente
diminuite (-0,3%), contro un incremento del 4,2% dei prezzi al
consumo dei soli beni non alimentari e non energetici. Le
vendite al dettaglio di abbigliamento e accessori hanno subito
una flessione dello 0,9%, per un aumento dei prezzi del 3,3%. Le
vendite dei prodotti per la casa ed elettrodomestici sono calate
dello 0,7% rispetto all'aumento del 5,9% dei prezzi.
Le strutture della piccola distribuzione hanno diminuito il
volume d'affari dell'1%. Quelle di media dimensione lo hanno
aumentato dell'1,2%, dimezzando la crescita rispetto al 2022.
Quelle di maggiore dimensione hanno incrementato le vendite del
3,9%, valore lievemente maggiore rispetto a quello del 2022 ma
inferiore rispetto all'aumento medio dei prezzi (+5%).
In Emilia-Romagna, nel 2023 hanno aperto 1.618 imprese di
commercio al dettaglio, a fronte di 2.974 cessazioni, per un
saldo di -537 unità.
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