"Sono ottimista, malgrado il quadro
critico generale", nel quale sono in corso "due guerre e la
crisi energetica", perché "il nostro Paese è, comunque, in
ripresa economica e occupazionale", tuttavia, "secondo noi,
nessuna transizione si potrà realizzare senza fare formazione",
che "diventa un agente di cambiamento e il fattore chiave per le
transizioni delle Piccole e medie imprese (Pmi)". A dirlo il
presidente di Cifa, la Confederazione italiana federazioni
autonome (che insieme a Confsal ha costituito Fonarcom, il Fondo
paritetico interprofessionale che finanzia la formazione
continua dei lavoratori e dei dirigenti delle imprese italiane)
Andrea Cafà, dal palco dell'assemblea nazionale dell'organismo,
che si svolge a Roma, al Centro congressi Pontificium Institutum
Patristicum Augustinianum.
Nel suo intervento, la guida della Confederazione ha
sottolineato come gli Enti di formazione e per la bilateralità
"sono chiamati a lavorare per buona transizione delle Pmi".
A seguire, con riferimento al Fondo nuove competenze, nato sotto
la crisi sanitaria da Covid-19, Cafà ha affermato che
l'iniziativa "ha avuto un ruolo più a sostegno delle imprese,
che dei lavoratori e della loro formazione. Visto che le risorse
sono state confermate fino al 2027 - ha proseguito - credo che
dobbiamo lavorare per proporre al governo una formulala più
vicina alle esigenze degli occupati".
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