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L'Iran contro i reporter e gli attivisti per il caso di Nika

L'Iran contro i reporter e gli attivisti per il caso di Nika

Indagini dei pm su chi ha commentato la vicenda della 16enne

ROMA, 02 maggio 2024, 17:40

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

La magistratura iraniana ha sporto denuncia contro "un certo numero di giornalisti e attivisti" dopo la pubblicazione dell'inchiesta della Bbc secondo cui uomini che lavoravano per le forze di sicurezza di Teheran hanno aggredito sessualmente e ucciso la sedicenne Nika Shakarami, scomparsa durante una protesta nel settembre 2022 e ritrovata morta nove giorni dopo. Lo riporta la stessa Bbc, secondo cui l'agenzia di stampa Mizan, gestita dalla magistratura iraniana, ha descritto l'inchiesta dell'emittente britannica come "falsa, errata e piena di errori".
    Le identità dei reporter e attivisti, citati per presunta "perturbazione della sicurezza psicologica della società", non sono state rese note dagli inquirenti. Ma due giornalisti iraniani che avevano commentato l'inchiesta su Nika hanno riferito dell'apertura di procedimenti contro di loro. Uno di loro, Mohammad Parsi, ha scritto su X che la procura di Teheran lo ha citato in giudizio per aver pubblicato un "articolo su Nika Shakarami e i dettagli del suo omicidio". La seconda, Marzieh Mahmoodi, ha scritto invece che "non si conoscono né le accuse né i dettagli".
    Il ministro degli Interni Ahmad Vahidi ha bollato i risultati del lavoro della Bbc come un complotto dei nemici dell'Iran, diventando il primo funzionario a commentare pubblicamente l'inchiesta.
    Nika Shakarami è diventata il simbolo del movimento di protesta "Donna, Vita, Libertà" che ha scosso la Repubblica Islamica due anni fa, dopo la morte in custodia il 16 settembre 2022 di Mahsa Amini. Il 20 settembre di quell'anno, Nika è stata filmata durante una protesta a Teheran mentre dava fuoco al suo velo. La ragazza è scomparsa quella sera dopo aver detto a un amico di essere inseguita dalle forze di sicurezza. Il suo corpo è stato ritrovato in un obitorio più di una settimana dopo, con i funzionari iraniani che parlarono di morte per suicidio.
    Tuttavia, un documento "altamente confidenziale" trapelato dalle stesse forze di sicurezza di cui ha preso visione la Bbc sostiene che Nika sia stata portata su un furgone della sicurezza, molestata, picchiata a morte e il suo corpo abbandonato in strada.
   

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