Sono iniziate questa mattina
alle 7 (ora locale) le elezioni indiane per il rinnovo della Lok
Sabha, la Camera Bassa del parlamento, che decideranno chi
formerà il prossimo governo. Nella tornata di oggi, la prima
delle sette che si protrarranno fino al primo giugno, si vota in
17 Stati e 4 Unioni territoriali, per un totale di 102 dei 543
seggi totali della Lok Shaba.
Lunghe code di elettori si sono create al di fuori dei seggi
prima ancora dell'avvio delle votazioni, con numerosi candidati
e leader dei partiti in gara che si sono presentati tra i primi.
Nella maggior parte delle postazioni elettorali le operazioni si
stanno svolgendo con tranquillità, ma alcuni episodi di violenza
si sono verificati nel West Bengala, mentre un ordigno
rudimentale è stato scagliato in Chhattisgarh contro un gruppo
di militari che vigilavano su un seggio.
Con un post su X il premier indiano Narendra Modi ha invitato la
popolazione a presentarsi numerosa ai seggi "per esercitare il
loro diritto in modo
massiccio" nelle elezioni previste nel Paese. Il premier, che
col suo partito nazionalista induista Bharatiya Janata Party,
Bjp, è il favorito e conta su una ampia riconferma per un terzo
mandato, ha pubblicato l'invito pochi minuti prima dell'avvio
della maratona elettorale.
Nella prima di sette tornate, l'India vedrà ai seggi gli
elettori di 21 tra Stati ed Unioni Territoriali. Modi si è
rivolto in particolare ai giovani, e ai neomaggiorenni che oggi
potranno votare per la prima volta. "Ogni voto conta e ogni voce
è importante", ha scritto nel suo post.
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