(STEFANO PITTARELLO, IL DERBY DEL
PONTE. VENEZIA E MESTRE DAI PLAYGROUND ALLA SERIE A,
INCONTROPIEDE, PP 250, EURO 19,50) - Ci fu un tempo, tra la fine
degli anni '70 e l'inizio degli '80, in cui Venezia e Mestre
vissero una stagione eroica della pallacanestro, sognando di
diventare una "basket city" sul modello di Bologna, o Milano.
Due squadre nella massima serie, due palazzetti sorti quasi
contemporaneamente, due settori giovanili vincenti, nati dopo
decenni di sfide tra miriadi di società nei playground per una
gioventù, allora numerosa, che affollava patronati e strutture
all'aperto.
E' la breve e intensa storia che Stefano Pittarello,
scrittore e giornalista, ricostruisce tra Reyer Venezia e Basket
Mestre. Circa 150 interviste per comporre il racconto degli
oltre cento "campetti" da cui hanno iniziato la carriera grandi
giocatori, allenatori come Ettore Messina, dirigenti e arbitri
internazionali come Stefano Cazzaro. "Derby del Ponte", inteso
come il ponte della Libertà che collega Venezia a Mestre, spiega
la genesi di una sfida che appassionava le città.
Vengono ricostruiti i contorni della rivalità sportiva tra
Reyer e Mestre in un Comune di trecentomila abitanti: molti di
più i tifosi di Venezia, perché "emigrati" dalla laguna,
agguerriti e vincenti i mestrini. A comporre le due formazioni
erano molto spesso giocatori cresciuti in patronati e oratori
locali e lanciati poi nel massimo campionato grazie a settori
giovanili di primissima qualità. Un ricordo particolare per il
presidente del Mestre Pieraldo Celada, che giunse da Alessandria
a far felice Mestre per qualche anno, poi se ne andò a Desio, ma
che portò campioni e selezionò fior di talenti, per poi morire
tragicamente.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA