/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Pogacar trionfa nella Liegi-Bastogne-Liegi

Pogacar trionfa nella Liegi-Bastogne-Liegi

Lo sloveno vince per distacco, terzo posto per Van der Poel

ROMA, 22 aprile 2024, 07:53

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Dodici partecipazioni alle 'classiche monumento' e sei vittorie. Basta questo a spiegar chi sia Tadej Pogacar, il fenomeno della bici venuto dalla Slovenia. Ma non è tutto: oggi il fuoriclasse sloveno ha bissato il successo del 2021 alla Liegi-Bastogne-Liegi, la Doyenne, ovvero la più antica delle corse che, in primavera, 'infiammano' il Belgio, dove il ciclismo è religione, andandosene alla sua maniera, ovvero con il traguardo ancora lontano, nello specifico di oggi a 34 chilometri dalla conclusione quando ha seminato tutti scattando sulla Côte de La Redoute. L'ultimo a resistergli è stato il campione olimpico di Tokyo Richard Carapaz, poi per 'Poga' è stato un assolo, con un vantaggio andato via via aumentando, come quelli che usa fare anch l'altro fuoriclasse del ciclismo di oggi, il campione del mondo Mathieu Van der Poel. Che oggi, palesando come già alla Freccia Vallone un momento di forma non ideale, non ha tenuto il passo del collega ma ha dato una dimostrazione di carattere, e della propria caratura, dandoci dentro nello sprint del gruppo per il terzo posto (secondo si era piazzato Romain Bardet, a 1'39" da Pogacar) fino al punto di vincerlo e salire quindi sul terzo gradino del podio.

Non male, ma oggi il match winner è stato Pogacar, tornato alla vittoria a quasi un mese di distanza dall'ultima gara disputata, quel Giro della Catalogna stradominato con quattro vittorie di tappa e il successo nella classifica finale. Oggi ha dedicato il proprio trionfo alla memoria della mamma della fidanzata Urska Zigar, scomparsa prima della Liegi del 2022 e per questo 'Poga' diede forfait. L'anno scorso, invece, cadde e si ruppe un polso, quindi quella odierna è stata anche una rivincita sulla malasorte. Ora Pogacar punterà deciso sul Giro d'Italia, suo grande obiettivo visto che quest'anno vuole diventare il primo ciclista dal 1998 (quando ci riuscì Marco Pantani) a oggi a vincere Giro e Tour nello stesso anno. Verrebbe dire Vingegaard permettendo, a proposito della Grande Boucle, ma le notizie sulle condizioni di salute del danese, alle prese con le conseguenze della sua brutta caduta al giro dei Paesi Baschi, non sono affatto incoraggianti. "Non è stata una giornata semplice sin dalla partenza per il meteo che abbiamo trovato - le parole di Pogacar dopo la vittoria di oggi -. Abbiamo fatto un bel ritmo e ci siamo tenuti caldi facendo questa andatura tutto il giorno. Oggi è stato veramente emozionante, ho pensato tutto il giorno alla mamma di Urska Zigart, due anni fa fu veramente difficile quel momento e oggi ho corso proprio per la madre di Urska. Ho vinto finalmente di nuovo questa bella gara, grazie a tutta la squadra che ha lavorato di me per tutto il giorno, non potevo fare questo senza di loro, sono pieno di emozioni". Lo sono anche coloro che oggi, dal vivo e non, hanno assistito al 'numero' con cui si è aggiudicato la sua sesta classica. E sicuramente non è finita qui.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza