Due intese tra pubbliche
amministrazioni in tema di formazione, con l'obiettivo di
inserire o reinserire nel mondo del lavoro le persone
maggiorenni detenute negli istituti penali presenti in Toscana e
i giovani detenuti degli istituti penali minorili. Li ha
sottoscritti oggi la Regione Toscana insieme ad Arti, Usr, la
Rete toscana dei centri provinciali di istruzione per gli
adulti, il Provveditorato regionale dell'Amministrazione
penitenziaria Toscana-Umbria, e il Centro per la giustizia
minorile per la Toscana e l'Umbria.
Per concretizzare gli impegni previsti dai due accordi,
secondo quanto emerso oggi in occasione di un convegno a
Firenze, nelle prossime settimane è prevista la pubblicazione di
altrettanti avvisi, di carattere sperimentale, finanziati con
oltre tre milioni di euro derivanti dal Fse+ 2021-27, per
realizzare percorsi formativi.
"L'acquisizione di conoscenze, capacità, competenze,
faciliterà l'incontro tra domanda e offerta di lavoro nel
periodo successivo allo stato di detenzione, garantendo a chi
parteciperà a questi percorsi formativi una effettiva
integrazione sociale", ha affermato Eugenio Giani, presidente
della Regione, che ha partecipato al convegno insieme
all'assessora al Lavoro Alessandra Nardini e all'assessora al
Welfare Serena Spinelli.
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