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In un film-denuncia gli allevamenti intensivi di pesce

In un film-denuncia gli allevamenti intensivi di pesce

Presentazione al Maxxi il 15/2. Rischio sostenibilità ambientale

ROMA, 12 febbraio 2024, 18:01

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Riflettori puntati sugli allevamenti intensivi di pesce con il film-denuncia 'Until the End of the World' del regista e giornalista Francesco De Augustinis che sarà presentato il 15 febbraio al Maxxi - Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma. Un comparto che, secondo gli autori dell'evento, metterebbe a rischio sostenibilità ambientale, sicurezza alimentare e sfruttamento delle risorse, "andando ad inquinare paradisi naturali e distruggendo piccole economie locali in varie parti del mondo".
    Tre anni di lavori per realizzare un vero e proprio viaggio che racconta la crescita rapidissima degli allevamenti di salmoni, spigole, orate, gamberi, trote e tonni, in diverse regioni del mondo. Basti pensare che nel 2021 la produzione del pesce allevato ha superato la pesca, si parla tra i 40 e i 120 miliardi di pesci.
    Sotto la lente del regista l'acquacoltura intensiva, considerata la nuova frontiera per contrastare l'insicurezza alimentare, significativa anche in termini di profitto. È, infatti, il risultato di una precisa strategia delle Nazioni Unite per aumentare la produzione globale di cibo con un maggiore ricorso alle risorse marine, attirando di conseguenze enormi investimenti. Una crescita che, come il film mostra, ha molti effetti collaterali. Partendo dagli allevamenti di spigole e orate nel Mediterraneo, in Italia, Grecia e Spagna, il documentario "mostra l'inquinamento di paradisi naturali, la distruzione di piccole economie locali e la paradossale concorrenza di questa industria con i mezzi di sostentamento di intere comunità, anche in aree vulnerabili del Pianeta", riferiscono gli autori. E il quadro che emerge, sottolineano "ricorda una certa forma di 'colonialismo' ", con il documentario "che mostra come questa industria dipenda dalla cattura di risorse naturali, che siano porzioni di mare da trasformare in aree produttive o enormi quantità di pesci da trasformare in mangimi".
   

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