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Coldiretti Torino, no al consumo di suolo per il fotovoltaico

Coldiretti Torino, no al consumo di suolo per il fotovoltaico

"Tre aziende agricole contattate in questi giorni"

TORINO, 04 aprile 2024, 11:21

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Il consumo di suolo per l'installazione di campi fotovoltaici sta avanzando in tutto il Piemonte. Sono decine le società che girano per cascine per chiedere agli agricoltori di vendere i terreni oppure di agenti immobiliari che operano per conto di fondi che investono nel settore energetico. Ormai è un vero flagello. Una tendenza che si sta acuendo proprio in questi mesi". Ad affermarlo, in una nota, è la Coldiretti di Torino, sostenendo che nelle campagne di Rivoli, nella prima cintura di Torino, "si aggira lo spettro del land grabbing energetico che sottrae terreni all'agricoltura".
    "In questi giorni - viene riferito - alcune aziende agricole dell'area di Bruere, con terreni adiacenti la ferrovia Torino-Modane, sono state contattate dalla società Fs Sistemi urbani, società controllata da Ferrovie. L'obiettivo della società delle Ferrovie è quello di generare energia elettrica da fonte rinnovabile per alimentare direttamente i treni.
    L'interesse del gruppo Fs è quello di acquisire la proprietà o il diritto di superficie dell'area per un periodo di trent'anni.
    Finora - viene specificato - sono state contattate tre aziende per una superficie complessiva interessata di 130.588 metri quadrati, di questi solo 10.888 di proprietà dei produttori, ma il resto è in affitto".
    "La piaga dell'incetta di terreni per i campi fotovoltaici - sostiene Coldiretti Torino - colpisce l'agricoltura proprio perché aumenta a dismisura il valore dei terreni agricoli: i proprietari sono allettati dalle offerte di acquisto e vendono la terra, lasciando i contadini affittuari (magari da generazioni) senza campi per continuare a produrre secondo le proprie programmazioni aziendali".
   

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